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Un progetto di comunicazione mirato a prevenire le truffe a domicilio, in particolare a danno degli anziani, si è sviluppato, con l’intento d’integrare le strategie di informazione e sensibilizzazione, già messe in campo al riguardo dalle forze dell’ordine e dagli enti locali. A sensibilizzare l’opinione pubblica sugli sforzi che la Polizia di Stato sta compiendo per prevenire le truffe a danno delle persone anziane, provvede da tempo il Dr. Fabio Soldatich, vice questore di Trieste, relatore in occasione della conviviale del 18 aprile scorso.
Agiscono in coppia - una coppia spesso composta da un uomo e una donna - per poter colpire più facilmente, perché nella mentalità comune in questo modo rappresentano l'idea della famiglia, perciò non pericolosa. E si presentano ben vestiti, eleganti, dai modi raffinati, con il preciso scopo di ingannare con le apparenze.
Alcuni tipi di truffa avvengono quando la vittima è appena stata in banca o alla posta a ritirare dei soldi. Succede spesso che una persona anziana dopo aver fatto un prelievo venga seguita da qualcuno, che, poco dopo, gli si presenta come funzionario di banca. Il finto funzionario suona al campanello di casa, dicendo che potrebbe esserci stato un errore, che è necessario verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate. L’anziano consegna i soldi e il truffatore, facendo finta di controllarli, li sostituisce con banconote false.                                            continua

Ancora più diffusa è la truffa del gelato o del caffè sulla giacca. Sono, nella maggior parte dei casi, donne con bambini, ma a volte anche ragazzi, con il gelato o con un caffè in mano, che vi urtano facendovelo cadere sulla giacca. Poi, con la scusa di ripulirvela, ve la fanno sfilare e vi rubano il portafogli.
Una delle truffe più ricorrenti avviene quando un signore, di aspetto rassicurante, si finge uno straniero che, per un'urgenza, deve raggiungere il paese d’origine, ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. Ferma una signora per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose di grande valore, naturalmente alla signora le venderebbe a molto meno. Passa un altro signore che dice di essere un gioielliere, con tanto di lente per controllare le pietre; e subito dopo si offre di comprarle per 5 mila euro. Ma lo straniero insiste perché sia l’anziana signora, normalmente chiamata col nome di battesimo, a comprarle. E, spesso, riesce a convincerla facendosi dare 2/3 mila euro.
E’ raccontando queste esperienze, fornendo materiale illustrativo, con semplici ma preziose regole e suggerimenti, che la Polizia di Stato, in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine e le Istituzioni cerca di aiutare gli anziani ad evitare di incorrere in esperienze che oltre a provocare danni economici, causano, nelle vittime, ben più gravi danni psicologici, evidenziando in tutta la loro drammaticità le fragilità, proprie della età più avanzata.

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