Negli anni ’70, il riscaldamento centrale ha rappresentato una conquista, svincolando i singoli condomini dall’onere di procurare il combustibile e di introdurlo in casa. In quel tempo, stante il prezzo ragionevole del gasolio, il riscaldamento era tenuto al massimo. Questo consentiva ai più freddolosi di avere una temperatura di loro gradimento ed ai più calorosi di tollerare il caldo, aprendo le finestre. I problemi si sono posti quando i prezzi dei carburanti sono saliti alle stelle. Da quel momento in poi, sono state numerose le famiglie che hanno optato per il distacco dal riscaldamento centrale, aprendo una serie infinita di contenziosi. Un’ultima tipologia di contenzioso riguarda l’acquisto di appartamenti come nuda proprietà, una tipologia di acquisto in constante crescita, effettuata o per motivi fiscali o per motivi di investimento. Anche in questo caso, si aprono spesso motivi di disputa fra chi usufruisce del bene e chi né è proprietario. Il punto più comune di contenzioso sono le spese condominiali. Una ricca giurisprudenza e una legislazione in costante evoluzione sono intervenute su questo tema. Attualmente, a chi gode dell’usofrutto del bene, competono le spese ordinarie, mentre, a chi possiede la nuda proprietà, spettano le spese straordinarie. E’ proprio sulla definizione di ordinarietà o straordinarietà della spesa che nascono i contenziosi legali più comuni. Alla fine della relazione, oltre ai complimenti di numerosi soci, sono seguite una serie di interessanti domande. Ma la riflessione di Libero Coslovich sulla appetibilità dell’argomento per gli avvocati è stata la conclusione leggera di una serata ben riuscita.
"Condominio: croci e delizie"
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