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Il desiderio dei giovani di viaggiare è inversamente proporzionale alle loro disponibilità economiche, necessarie per poterlo fare. Proprio per favorire la realizzazione di questo loro bisogno di conoscere nuove città nuovi paesi, sono nati gli Ostelli della Gioventù, una rete di alberghi di buon livello (paragonabili ad hotel a tre stelle), in grado di offrire ospitalità a prezzi modici a giovani, a meno giovani e a famiglie.  E’ di come sono nati, di come sono organizzati e quale funzioni svolgono nel complesso e competitivo mondo del turismo ha parlato il Cavaliere Elio Tafaro, da tempo attivo negli organi direttivi degli Ostelli della gioventù, del Friuli Venezia Giulia. Gli Ostelli della Gioventù godono della cooperazione del Ministero del Turismo e di quello degli Esteri oltre che della FUCI. In Regione ci sono alcuni ostelli che si caratterizzano per alcune peculiarità: quello di Aquileia ospita ragazzi che provengono da tutto il mondo, per eseguire campagne di scavo e per stage sull’apprendimento dell’arte del mosaico. L’Ostello di S. Vito è un vero gioiellino, essendo dotato di camere a due letti dotate di apparecchi TV. A Trieste l’ostello è dotato di camere da 2, 4 e 6 letti, con servizi. Gli ostelli, per consentire la fruizione ottimale dei letti disponibili, ospitano durante la primavera, da marzo a maggio, le gite scolastiche. In estate, ospitano le famiglie, mentre da ottobre a marzo è il turno delle Società sportive, Cori, Associazioni Folcloristiche, stage di vario tipo. Trieste è una città che molti gruppi scelgono con alta priorità, perché possono godere del mare e fare bagni. Recentemente, si è svolto uno stage di scherma; attualmente è in corso uno di edili, che consente la ripulitura e tinteggiatura delle pareti, ottimo aiuto, in linea con lo spirito del volontariato. Gli alberghi della gioventù in Italia sono 130 e i soci sono 45.000.         
 

Il 73% degli ospiti sono stranieri; provengono da Austria, Svezia, ma anche Canada ed Australia. Spesso, sono figli di terza generazione di istriani e italiani che vengono a riscoprire le radici. I giovani visitano musei, fanno immersioni; il parco marino di Miramare organizza corsi di immersione. Intere classi scolastiche arrivano con questo obbiettivo. Anche il WWF organizza gruppi da tutta Italia.
Oltre al turismo scolastico, gli ostelli della gioventù si rivolgono al turismo giovanile ingenerale. Per favorire questa fetta di mercato, nel 1977 è nato a Trieste il CTS (Centro, Turistico, Studentesco) agenzia di viaggio riservata ai giovani. Al CTS sono iscritti 50.000 soci, i quali possono usufruire di biglietti aerei o ferroviari a prezzi stracciati, scegliendo di viaggiare in quelle ore che, di solito vengono scartate dagli altri viaggiatori. Il CTS di Trieste ha numerosissimi clienti fra i giovani studenti e ricercatori, provenienti dal tutto il mondo, che operano in città. Gli studenti della SISSA sono clienti fissi. Negli anni ’80, il CTS offriva biglietti ferroviari “BIGE” a prezzi veramente modici, con i quali i ragazzi giravano in Europa, per un mese. L’agenzia organizzava, in quell’epoca, viaggi e soggiorni a Londra per un costo di 120.000 lire per una settimana, superando anche i problemi connessi ai vincoli imposti dalle leggi valutarie. Attualmente, il CTS organizza tutte le gite scolastiche in Italia. Le quote di soggiorno sono molto basse: 44 Euro a persona, in camera doppia, colazione inclusa. Il pasto costa 10 Euro. Nelle città d’arte, Venezia, Firenze i prezzi sono di poco superiori. In Germania gli ostelli sono belli, ben curati. Anche la Slovenia ne ha aperti alcuni, uno a Capodistria, 5 a Lubiana.

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