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I maestri e gli allievi, i rapporti tra chi insegna e chi apprende sono il tema della conversazione tenuta dal Dr. Francesco Razzetti al termine della conviviale del 15 luglio 2009. Spesso può capitare nel dialogo con i propri figli di chiedersi chi è l’allievo e chi il maestro...
Credo che questo succeda perchè il comportamento dei bimbi non è viziato da atteggiamenti o da conclusioni suggerite per avere un determinato successo o riscontro con il prossimo, la loro è una visione a breve termine che non considera il succedersi delle situazione sul medio lungo periodo oltre all’impatto che possono avere nel bene e nel male sul prossimo.
Un bimbo può vedere una grande pozzanghera e magari attraversarla inzuppandosi le scarpe solo perchè è troppo larga per saltarla senza pensare che potrebbe fare il giro “lungo” salvando così le proprie calze-scarpe e non facendo arrabbiare i genitori.
Il suo è un comportamento diretto, potrebbe dirti che il suo obiettivo è superare l’ostacolo, non c’è nessun tipo di atteggiamento atto a creare disagio a chi l’accompagna, però poi occorre tornare a casa a cambiarlo con grande fastidio di papà e mamma.
Poco tempo fa mio figlio ha fatto una cosa del genere, dopo la mia arrabbiatura gli ho chiesto il perchè l’avesse fatto inzuppandosi le scarpe e la sua risposta mi ha fatto riflettere: il suo ragionamento era assolutamente plausibile...Tempo prima, pensando alla fatalità della vita, ho scritto un libro per il mio primo figlio Tommaso, “storia di un passero e dell’uomo che gli insegnò a volare”, pensando di lasciargli una lunga lettera dove con molta leggerezza gli raccontavo quelli che per suo papà sarebbero stati i valori che avrei voluto lui facesse suoi in età adulta.

La lettera è stata pubblicata ed è diventata libro, accogliendo i favori degli istituti scolastici e del concorso per il premio Andersen di Castelfiaba dove ha vinto il premio nel 2007 come miglior testo per l’infanzia.Il rispetto dei genitori e delle persone anziane, il viaggio in luoghi lontani inteso si come incontro con gli altri ma anche e soprattutto come incontro con te stesso, la formazione di un carattere forte e unico, il rispetto per gli animale, la fede in Dio, la capacità di rialzarsi dopo le cadute, e poi l’esperienza più grande del mondo: quella della tua famiglia e dei tuoi figli.
Questi in sintesi i valori che espressi in una novella ho voluto raccontare a Tommaso.Buona parte della mia vita è poi dedicata al lavoro, dove le produzioni agroalimentari di nicchia e di alta qualità sono le mie compagne.
Anche in questo campo i bambini a volte ne sanno più di noi...
Alcuni cibi li rifiutano, certo a volte sono solo capricci, ma a volte sono proprio immangiabili, figli di quel processo di globalizzazione che li ha resi pieni di conservanti e di coloranti sino a farli diventare in alcuni casi persino tossici.
Oppure provenienti da allevamenti o da coltivazioni utilizzanti prodotti chimici o di sintesi sino a farli diventare in altri casi letali.

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