Chi potrebbe pensare che la rivisitazione della storiella dell’uccellino messo involontariamente nei guai dalla esuberanza di una mucca, che involontariamente lo aveva coperto di escrementi, potesse costituire il canovaccio di una commediola messa in scena da un attore professionista: Marco Stener e da due talenti, recentemente scoperti: Libero Coslovich e Boris Mihalic, a vantaggio degli ospiti del “camp” di Ancarano?. Eppure è proprio questo che è successo! Emuli di Ale e Franz, ma forse, sarebbe meglio dire di Aldo, Giovanni e Giacomo, visto che di un trio si tratta, hanno improvvisato una rappresentazione sul palco della sala riunioni, del Centro della Croce Rossa Internazionale di Ancarano, centrata sul tema delle incomprensioni che possono nascere, quando non si è capaci di parlare la stessa lingua. Continua
Coperto da una coperta Marco Stener ha fornito il tema ed il tempo agli altri due attori. Moderni guitti, votati a rinnovare gli antichi fasti della commedia dell’arte, con la loro verve, il loro entusiasmo e la genuina freschezza del fanciullo che c’è in ognuno di loro, hanno catturato l’attenzione di tutti i presenti, a cominciare dai più giovani per finire con i più grandi, sorpresi, ma neppure troppo, di aver scoperto talenti così a lungo nascosti, riferendosi, naturalmente a Boris e a Libero, dato che quelli di Marco sono noti da tempo.
Ma da uomini impegnati, come sono tutti i rotariani, la commedia non mirava solo a divertire e a coinvolgere i presenti. Voleva essere l’occasione, una volta di più, per promuovere l’intesa fra i diversi, intendendo non solo coloro che hanno qualche limite fisico, ma soprattutto coloro che hanno diversità culturali, a cominciare dalla lingua. In sintesi, i nostri tre consoci, hanno usato i loro talenti per dimostrare che i principi ispiratori del Rotary, non servono solo a riempire carte, ma guidano le attività di ogni associato.