La famiglia dell’artista-scultore Nino Spagnoli, noto a Trieste per le sue numerose opere, ha donato lla Parrocchia di Muggia Vecchia un calco in gesso raffigurante la figura di Cristo in croce in grandezza naturale. Vale la pena di illustrare sinteticamente la figura dello scultore, degno rappresentante del tessuto culturale triestino (era di origini italo – austriache). Fu autore di circa mille opere, con le quali egli ha saputo raffigurare divulgandone l'immagine a livello popolare, la cultura e la storia di Trieste attraverso l'effige fedele dei suoi protagonisti più significativi. A titolo esemplificativo il busto in gesso di Domenico Rossetti, animo nobile e coltissimo e, nel suo ruolo di procuratore civico, solerte promotore culturale della Trieste tra fine '700 e inizio '800, collocato all'ingresso principale del teatro che porta il suo nome e le sculture a tutta figura in bronzo, originali e molto suggestive, in cui c'imbattiamo passeggiando in città: sul ponte di pietra nei pressi di piazza Ponterosso incontriamo un verosimile, maturo e pensoso James Joyce. Vagando all'incrocio tra via San Nicolò e via Dante, ci capita di vedere Umberto Saba, che si avvia nella sua libreria, mentre in piazza Hortis, davanti al Museo Sveviano, ci attende, cappello in mano, Ettore Schmitz, in arte Italo Svevo. Il Giardino pubblico ospita i busti, firmati da Spagnoli, di Biagio Marin, Silvio Benco, Gianni Bartoli, Silvio Rutteri e, recentemente, anche quelli di due sacerdotesse della triestinità, Anita Pittoni e Letizia Svevo Fonda Savio e, vicino al laghetto, compare la «Piccola Leda col cigno». Mentre nel parco di Villa Revoltella incontriamo il suo «Pinocchio» con le orecchie d'asino, nel giardino di piazzale Rosmini la «Fontana dei putti», in quello di via San Michele altre sculture, al PalaTrieste di via Flavia il «K.O.», che ricorda il combattimento tra i pugili Rocky marciano e Walcott Joe. Altri busti, realizzati dall'artista nella sua attività più che sessantennale, ripropongono la forza di Tiberio Mitri, la frizzante levità di Fulvia Costantinides, l'incantevole bellezza di Assia, ballerina e sua modella prediletta, il tratto sicuro di Ugo Irneri, fondatore del Lloyd Adriatico. Da ultimo, ricordiamo che il suo archivio personale è stato dichiarato di interesse storico – artistico dal Ministero dei Beni Culturali.
Già quando il Rotary Muggia si era occupato del restauro di un dipinto della Basilica di Muggia Vecchia, il Parroco don Andrea Destradi, ci aveva anticipato il suo piacere di veder realizzata la statua in bronzo derivante da quel calco. Il Rotary Trieste Alto Adriatico, continuando la sua ininterrotta dedizione verso il territorio sul quale è nato e cresciuto, ha sposato questo sogno di don Andrea e, con il beneplacito della Curia, sentiti il Comune e la Soprintendenza, si è messo all’opera.
Il progetto consiste nella realizzazione della statua del Cristo mediante fusione in bronzo dal calco in gesso donato dall’artista; la statua poi va collocata su una croce e poi il tutto va posizionato su un piedestallo.
Il monumento così composto va posizionato nell’area esterna alla Basilica in corrispondenza del Belvedere dove fino a poco tempo fa era posizionato un piedestallo con la Rosa dei Venti, purtroppo rubata da ignoti.
La posizione, come concordato con il Parroco, ha diversi pregi: innanzitutto troneggia, guardando il mare sulla baia di Muggia e guarda verso Trieste proprio di fronte al Santuario di Monte Grisa, quindi una volta posizionato, il monumento potrà essere visibile da Trieste; inoltre la posizione nello spiazzo davanti alla Basilica permetterà lo svolgimento di funzioni religiose all’aperto.
Esaminando i dettagli della realizzazione del monumento possiamo di seguito descriverne le varie parti e fasi.
REALIZZAZIONE DELLA STATUA:
Come già anticipato si tratta di realizzare una fusione in bronzo dal calco in gesso lasciatoci dall’artista (di proprietà della Parrocchia di Muggia Vecchia). Preventivamente bisogna effettuare un minimo restauro del calco che risulta lievemente danneggiato, ma non compromesso, in alcune sue parti.
REALIZZAZIONE DELLA CROCE:
La statua una volta realizzata deve essere posizionata su una croce. La croce molto pro-babilmente sarà realizzata in acciaio CORTEN. La scelta di tale tipo di materiale ha una duplice motivazione: La principale peculiarità dell'acciaio CORTEN è quella di autoproteggersi dalla corrosione elettrochimica, mediante la formazione di una patina superficiale compatta passivante, costituita dagli ossidi dei suoi elementi di lega, tale da impedire il progressivo estendersi della corrosione; tale film varia di tonalità col passare del tempo, solitamente ha una colorazione bruna. L'acciaio CORTEN viene spesso utilizzato per il suo aspetto e resistenza alle condizioni atmosferiche, in architettura, edilizia e arte principalmente nella scultura all'aperto. Inoltre l’aspetto dell’acciaio CORTEN, specialmente per quanto riguarda la colorazione, ricorda molto l’elemento ligneo, che trattandosi di croce religiosa ha la sua forte motivazione.
REALIZZAZIONE DEL BASAMENTO-PIEDESTALLO:
La statua, assemblata sulla croce, viene posizionata su un basamento, attualmente in a-vanzata fase di progettazione che sarà realizzato o in calcestruzzo lavorato o in pietra bianca di Aurisina (marmo locale) sempre lavorato.
ILLUMINAZIONE DEL MONUMENTO:
Il monumento infine sarà illuminato con un apposito e particolare effetto luminoso per poter essere apprezzato anche in ore notturne non solo da chi si troverà nei pressi della Basilica ma anche da chi si troverà dall’altra parte del Golfo di Trieste.
Le parti progettuali architettoniche degli elementi componenti il monumento, come il suo inquadramento urbanistico ed autorizzativo sono attualmente curate dall’arch. Marcello Papa, professionista che ha progettato e diretto il recente restauro della Basilica stessa. La parte architettonica è in avanzato stadio di progettazione e si sta curando i dettagli della croce e del basamento. La parte urbanistica ed autorizzativa è anch’essa in avanzata fase di stesura. Il progettista ha già avuto un assenso dal Comune di Muggia che, per quanto di sua competenza, ha già anticipato un parere favorevole all’intervento. Per la parte relativa al vincolo paesaggistico sono già in corso contatti con la Soprintendenza per la presentazione del progetto per l’autorizzazione di competenza.
Il Rotary, come in altre occasioni, sposando questo ambizioso progetto e catalizzando la raccolta dei fondi necessari alla realizzazione, si vuole mettere al servizio del territorio e della collettività in azioni che possano durare nel tempo.
FASE 1 – realizzazione della statua
Il calco in gesso è stato restaurato a cura della fonderia che ha predisposto il calco per la fusione in bronzo della statua. La fusione della statua è stata completata a dicembre 2020 e consegnata alla Parrocchia a gennaio 2021 per essere esposta presso il Duomo di Muggia in attesa della ricezione delle autorizzazioni già richieste concludendo così la prima fase del progetto e del relativo Service.
FASE 2 – realizzazione del monumento
La seconda fase prevede la presentazione ed approvazione del progetto del monumento e successivamente la sua realizzazione nel sito previsto nello spiazzo antistante la Basilica di Muggia Vecchia. L'approvazione del progetto avverrà entro febbraio 2021. La realizzazione del monumento inizierà in primavera 2021 e si concluderà a maggio/giugno 2021 per concludere il Service entro il corrente Anno Rotariano 2020/21.