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La visita del Governatore è l’avvenimento “clou” per l’attività sociale di ogni Club Rotariano. Questo importante appuntamento è caduto il 23 settembre scorso, nel Club di Muggia. Luciano Kullovitz, Governatore del Distretto 2060, nell’anno rotariano 2009-10, dopo aver porto i saluti ai Soci, ai visitatori ed agli ospiti ha ricordato come la visita del Governatore costituisca l’anello di congiunzione fra i vertici del Rotary International, rappresentati dal Presidente Internazionale, che, quest’anno, è uno scozzese: John Kenny, e l’anima del Rotary: ossia i singoli Club. I Club costituiscono la base portante del Rotary e, nelle loro capacità organizzative ed operative, si regge l’esistenza stessa dell’Associazione. Questo concetto è sintetizzato dal motto scelto dal Presidente Internazionale: “il futuro è nelle vostre mani”. I Club non sono sovrani, infatti ricevono la Carta, ma sono autonomi. La loro centralità, nell’organizzazione, li carica della responsabilità verso la comunità in cui operano ed il collegamento con gli altri Club crea una rete, che finisce con l’operare nel mondo.

A questo proposito, il Governatore ha voluto ricordare l’impegno profuso dal Rotary International per l’eradicazione della Polio dal mondo. Il Rotary, con le sue iniziative ha fornito l’11% della somma, finora, investita dai vari Paesi ed Istituzioni, pubbliche e private, per combattere la diffusione della malattia nel mondo. Ma questi impegnativi traguardi non possono essere raggiunti senza la partecipazione attiva dei singoli Soci, chiamati a far parte della famiglia rotariana non solo in quanto iscritti, ma in quanto assidui frequentatori della vita del Club. A questo proposito, il Governatore ha dato un suggerimento, solo in parte provocatorio, per risolvere il problema dell’assenteismo: se il Socio non va al Club, sia il Club ad andare dal Socio. In effetti, se i Soci si recassero a casa dagli assenteisti, il fenomeno scomparirebbe in breve tempo. Ma la frequenza, da sola non basta. Ad essa, va unita la voglia e la capacità di fare. Ciascun Socio dovrebbe essere come una carrozza di quei treni, in cui non c’è il solo locomotore a trascinare le carrozze, ma ciascuna carrozza è dotata di motore trainante. Oggi, è sicuramente più difficile di ieri essere un buon rotariano. Ma, proprio per questo dobbiamo impegnarci, per consegnare, a chi verrà dopo di noi, una Associazione moderna, non una reliquia del passato.  La comunità in cui il Club risiede è il primo destinatario dell’attività del Club stesso. Il service di Ancarano, recentemente portato a compimento, è un esempio di appropriatezza di intervento sul territorio ed il frutto di un seme, piantato anni fa ad Albarella e che ha germogliato lontano dal punto in cui è stato piantato la prima volta. Proprio con il pensiero di gratitudine, rivolto a coloro che hanno dato vita al Service di Albarella, e con un omaggio alle Signore (Antonella Minniti, Antonella Puzzer, Giovanna Parlato), che si sono dedicate ai disabili, durante la settimana  del service di Ancarano, segno di gratitudine per il loro impegno, si è conclusa la serata.         

 

 


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