Portare e mantenere a stretto contatto le Istituzioni dello Stato con la Società Civile è l’obbiettivo che ha indotto il Questore di Trieste, http://www.poliziadistato.it/ ad accettare l’invito del Rotary Club di Muggia a tenere una relazione, in occasione della conviviale del 22 aprile scorso. Con questo obbiettivo, con il suo intervento, il Questore ha inteso raccontare un po’ di se stesso, presentandosi da solo, per farsi meglio conoscere e per sottolineare quanto sia importante una reciproca conoscenza fra i cittadini ed il Questore, per assolvere al meglio le funzioni del capo della questura. Nato il 6 settembre 1948, a Rodi Garganico, in provincia di Foggia, laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Perugia, avvocato e Commendatore della Repubblica, il Dr. Zonno è coniugato con due figli. Ha assunto servizio alle dipendenze del Ministero dell'Interno nel 1975 con la qualifica di Commissario di P.S. ed ha svolto il suo primo incarico come funzionario addetto all'Ufficio Politico della Questura di Reggio Calabria, passando poi a dirigere la Squadra Volanti. Nel 1977, trasferito alla Questura di Treviso, viene nominato dirigente della Squadra Mobile, conseguendo notevoli successi operativi nella lotta alla criminalità organizzata, alle organizzazioni terroristiche rosse e nere, nonché nel settore dei sequestri di persona a scopo di estorsione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’esperienza trevigiana non è stata una tranquilla vacanza, per un funzionario che proveniva dalla Calabria.
Sessant’anni sono tanti, specialmente per un fanciullo. Eppure questa è l’età dell’Opera Villaggio del Fanciullo, www.villaggioformazione.org/ una Istituzione nata a Trieste, nel 1949, per dare ospitalità ai ragazzi che la guerra aveva privato di tutto, compresa la famiglia, ma cui non aveva tolto la voglia ed il bisogno di vivere. A questi ragazzi, Monsignor Pier Giorgio Ragazzoni, Presidente dell’Opera e relatore insieme con l’architetto Massimo Tierno, direttore del Centro di Formazione Professionale, durante la Conviviale del 15 aprile 2009, ha dedicato la vita e continua a farlo, cercando di fare di loro degli uomini, in grado di affrontare la vita con i valori cristiani e la conoscenza di un mestiere, forniti da educatori capaci. Il Centro di Formazione Professionale dell'Opera Villaggio del Fanciullo è una struttura moderna, dotata di innovative strutture ed attrezzature, al fine di garantire una formazione sempre attuale. I settori in cui svolge le proprie attività formative sono principalmente: la grafica, la stampa, la meccanica, informatica e ristorazione. Fin dalla sua fondazione, l’Opera Villaggio del Fanciullo si è posta l’obiettivo di dare un futuro ai ragazzi che ospitava, provvedendo ad insegnare loro un lavoro e a ricavare risorse necessarie al perseguimento degli obbiettivi, attraverso l’attività di una tipografia che fungeva sia da laboratorio di apprendistato sia da produttore di beni. All’inizio, i giovani che frequentavano i corsi di formazione professionale erano quasi tutti interni. Poi, negli anni, sono stati sempre più numerosi gli allievi che frequentavano le lezioni, ma che vivevano, con le famiglie, nel territorio circostante il Villaggio.
Il Friuli Venezia Giulia potrebbe diventare la Porta ad Est di Milano in occasione dell´Expo universale 2015, la più grande vetrina mondiale in programma fra sette anni nel capoluogo lombardo. Di questa possibilità ha parlato l´ex project manager della candidatura di Trieste all´Expo 2008, Pierpaolo Ferrante, attuale consulente per l´internazionalizzazione di Milano 2015, intervenendo alla fine della conviviale del Rotary Club Muggia, la sera del 1 aprile 2009. Nell’occasione l’ing. Ferrante ha fatto una breve introduzione per illustrare i primi passi che il comitato organizzatore dell’expo 2015 sta compiendo. In particolare, ha voluto ricordare che all’inizio di dicembre 2008 è stata costituita la Società di Gestione dell’Expo 2015, con la partecipazione dello Stato, del Comune e della Provincia di Milano, della Regione Lombardia, della Camera di Commercio di Milano. Il tema scelto per la Esposizione Universale di Milano 2015 è Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Questa scelta vuole trattare delle tecnologie, dell'innovazione, della cultura, delle tradizioni e della creatività legati al settore dell'alimentazione e del cibo. Riprendendo tematiche già sviluppate in precedenti edizioni della manifestazione (come ad esempio il tema dell'acqua dell'Expo 2008 di Saragozza), le si vuole riproporre alla luce dei nuovi scenari globali e dei nuovi problemi, focalizzandosi sull'asse principale del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra.
Una profonda umanità, elevata professionalità, grande determinazione ed umiltà: sono questi i tratti caratteriali che molti dei Soci del Rotary Club Muggia hanno colto, ascoltando la conversazione: “Vita da Giudice” della dr.a Alessandra Bottan Griselli, Presidente del Tribunale di Udine, tenuta alla fine della conviviale del 25 marzo scorso. Con pochi, ma incisivi, tratti, il giudice ha percorso la sua prestigiosa carriera, a cominciare dal ricordo indelebile del suo primo giorno in pretura, in una cittadina della provincia friulana, quando molti dei presenti, vedevano, in quel raro esemplare di giudice donna, un magistrato inglese, con toga e parrucca, per continuare con la sua esperienza di Giudice del Tribunale dei minori, fino alla attuale prestigiosa posizione di responsabile di un grosso ufficio, quale il tribunale di Udine. La personalità di questo giudice è emersa chiara fin dall’inizio della conversazione, quando Ella ha voluto descrivere la profonda compenetrazione fra la sua vita professionale e quella personale: il bisogno di isolarsi, per sfuggire ai condizionamenti esterni, mantenendo una riservatezza che non sempre viene compresa, il disagio di scoprire che chi l’ascolta o conversa con Lei, perfino i familiari, si sente, a volte, sotto interrogatorio, come in un’aula di tribunale, al punto da rischiare di vivere con distacco i rapporti interpersonali. La sua carriera si è sviluppata in un contesto storico-sociale, che il Giudice ha ricordato e che ha segnato il suo percorso professionale.
I pastini rossi d’Istria, i secchi muretti, le bianche scogliere, gli scuri sbattuti, i rossi tramonti, i visi segnati sono le immagini che, insieme alla musica, magnificano le emozioni che l’ascolto delle poesie piranesi suscita. E’ questo il risultato che il documentario: “Obiettivo Poesia”, realizzato in diapositive a dissolvenza incrociata alla fine degli anni ottanta, trasformato, recentemente, in formato digitalico e presentato dall’Autore Franco Viezzoli, ha ottenuto tra i Soci del Rotary Club Muggia, che hanno assistito alla sua proiezione, alla fine della conviviale del 17 marzo scorso.
La dr.a Giuliana Perrotta, Prefetto, Vice Commissario del Governo per la regione Friuli Venezia Giulia, Commissario della sezione provinciale triestina della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori http://www.legatumori.it/ e la dr.a Bruna Scaggiante, ricercatrice presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della nostra Università sono state le illustri ospiti delRotary Club Muggia, durante la conviviale del 25 febbraio 2009. E’ stato, il loro un intervento mirato a promuovere la cultura della conoscenza e della prevenzione dei tumori femminili. In un’epoca caratterizzata da forti contrasti fra l’anima salutista e la cura del corpo, propri delle classi sociali più colte ed evolute ed i disordini degli stili di vita e nelle abitudini alimentari delle classi sociali più povere e delle società meno evolute, la LILT e chi si occupa di ricerca nel campo dei tumori sono impegnati in prima linea nel campo dell’informazione sui corretti stili di vita, finalizzati alla prevenzione della patologia tumorale. Gli studi scientifici sono oggi concordi nel ritenere che l’origine della maggior parte delle patologie tumorali sia attribuibile agli stili di vita sbagliati (abitudine al fumo, sedentarietà, alimentazione incongrua).
L’Italia fra tante peculiarità, ne ha una particolare: l’elevata percentuale di famiglie che vivono in abitazioni di proprietà ed il fatto che tali alloggi sono costituiti da appartamenti condominiali. In questo modo, ha esordito l'Avv. Mario Paolo Sardos Alberini durante la sua relazione, alla fine della conviviale del 4 marzo scorso. La spiegazione di questa realtà va cercata in ragioni geografiche e storiche. Le prime sono legate alla relativamente limitata estensione del territorio, mentre le seconde sono riassumibili nelle caratteristiche della popolazione (piuttosto stanziale, diversamente da altre popolazioni), e nelle politiche economiche dei governi, che hanno favorito (in parte) l’acquisto della abitazione. Le conseguenze di questa realtà abitativa sono le liti condominiali. Attualmente, a fronte di circa 850.000 condomini censiti in Italia, le cause pendenti presso i tribunali della repubblica sono poco meno di 900.000. La tipologia dei conflitti più frequenti riguarda le superfici comuni, in particolare, le aree quali i cortili o i giardini, che originariamente previsti come aree verdi o spazi di passeggio e gioco per i ragazzi, sono diventate parcheggi. Ma un altro motivo di contesa è legato al riscaldamento.
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