Il tema della separazione delle carriere nella magistratura, che, da anni, suscita tra le parti in causa, nell’opinione pubblica e sui mezzi di comunicazione un dibattito che è, a dir poco, appassionato, è stato trattato con grande pacatezza, senso critico ed autorevolezza dal Procuratore Capo della Repubblica, presso il Tribunale Ordinario di Trieste: il Dr. Michele Dalla Costa, alla fine della conviviale del 3 febbraio 2010. Nel processo accusatorio, l'imputato è assistito dal difensore, accusato dal Pubblico Ministero (P.M.) ed, infine, giudicato dal giudice. Il P.M. ha il compito di avviare il processo e introdurre, nello stesso, le relative prove a carico dell'imputato. Il difensore ha il compito di difendere l'imputato. L'esame delle prove avviene ad opera di entrambe le parti, compreso l'interrogatorio dei testimoni (la cosiddetta “cross-examination”), di fronte al giudice.
Pochi mesi e 35 gradi di temperatura separano gli avvenimenti documentati nelle due foto. Ma il calore umano e la semplicità che si leggono nel sorriso di Adriano Puzzer, premiato, il 27 gennaio 2010, con il Paul Harris, per il suo generoso prodigarsi, durante il service di Ancarano, alla fine dello scorso Agosto, li accomunano.
Il Dr. Enrico Sbriglia, classe 1955, campano di origine, sposato con tre figli, dopo aver diretto in periodi di missione le carceri di Gorizia e Pordenone, dal settembre 1990 ha assunto la responsabilità della Casa circondariale di Trieste. Assessore comunale alla Sicurezza e Polizia Locale del Comune di Trieste http://www.retecivica.trieste.it è stato brillante relatore alla fine della conviviale del 27 gennaio 2010. Lo Stato deve essere aiutato dai cittadini affinché si agevolino le azioni di prevenzione e contrasto delle forze dell’ordine e della magistratura nei confronti di ogni tipo di criminalità. Sia ben chiaro che l’esercizio della forza, l’autorità a porre in essere azioni di polizia, non può e non potrà che essere sempre ed esclusivamente in “mano pubblica”, posto che i privati non possono arrogarsi tale potere che è tipicamente statuale in uno stato di diritto.
Pier Paolo Battaglini, neurofisiologo, è professore ordinario di Fisiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Trieste, direttore della Scuola di Dottorato in Neuroscienze e Scienze Cognitive dell’Università di Trieste. E’ stato presidente del Corso di Studi in Biotecnologie dell'Università di Trieste per due mandati. Conduce ricerca nel campo della neurofisiologia dei processi di integrazione visuomotoria. L’attività scientifica è prevalentemente volta ad indagare i meccanismi neurofisiologici che stanno alla base della capacità di interagire con lo spazio circostante. Questo è il curriculum di alto valore scientifico del relatore della conviviale del 20 gennaio, svoltasi nell’insolita cornice della trattoria da Mario di Draga sant’Elia. Il cervello è l’organo che, dopo la vita fetale, completa per primo la maturazione, raggiungendo precocemente le dimensioni e il peso di quello adulto. Diversamente che negli altri organi, però, dopo la nascita, il numero delle cellule caratteristiche del cervello, i neuroni, rimane quasi costante. Le dimensioni del cervello, invece, continuano a crescere, anche se proporzionalmente meno, rispetto alle altre parti del corpo. Sono i prolungamenti dei neuroni e le loro connessioni (sinapsi) ad aumentare enormemente.
La storia professionale di un artista maestro orafo: l’architetto Renato Chicco, http://www.renatochiccogioielli.com/ raccontata dall’artista stesso è stata l’argomento della relazione alla fine della conviviale del 9 dicembre scorso. L’architetto ha ricordato i suoi inizi da autodidatta, delle difficoltà incontrate per l’apprendimento delle tecniche di lavorazione dei metalli, in un ambiente in cui i pochi artigiani dediti a questa professione custodivano con gelosia i segreti del mestiere. Il laboratorio di un artigiano orafo è una fabbrica metallurgica in miniatura, capace di fondere, laminare, saldare tornire i materiali che costituiranno il gioiello finito. Ma insieme a queste conoscenze tecniche, quello che fa la differenza fra un qualsiasi artigiano ed il maestro orafo è la sua fantasia e, soprattutto la capacità di interpretare i desideri e le aspettative del cliente – committente. Renato Chicco ha tenuto a sottolineare con enfasi, come molta della sua produzione, quella che, forse, gli ha dato più soddisfazione, sia derivata dalla realizzazione di gioielli, partendo da un pezzo (moneta, pietra, frammento di oggetto), che il committente gli consegnava per essere trasformato in gioiello.
I crescenti bisogni di salute e assistenza della popolazione, e, in particolare, delle persone affette da patologie croniche, degli anziani, dei non autosufficienti, dei portatori di handicap, e le risposte che il mondo politico e la società civile possono e devono dare sono state l’oggetto della relazione tenuta dal Prof. Vladimir Kosic, Assessore Regionale alla salute e Protezione sociale http://www.regione.fvg.it , nel corso della conviviale del 18 novembre. Riorganizzazione dell'offerta della rete ospedaliera, istituzione di un'unica centrale operativa dell'emergenza, presa in carico integrata delle persone con malattie croniche e disabilità, ricerca di una maggiore efficienza complessiva del sistema sanitario e sociale attraverso l'adozione di criteri di gestione che consentano di eliminare inutili sovrapposizioni e favoriscano sinergie operative tra le aziende. Sono queste le quattro direttrici strategiche del progetto di Piano sanitario e sociosanitario regionale per il triennio 2010-2012, che intende, fornire il sostegno ai crescenti bisogni di salute.
Le iniziative politico-sociali ed economiche fra l'amministrazione della Regione FVG htpp://www.regione.fvg.it ed il Governo del Montenegro, sono state l'argomento della relazione tenuta alla fine della conviviale del 25 novembre, presso il Rotary Club di Muggia dal Dr. Giuseppe Napoli Vicedirettore Centrale delle Relazioni Internazionali del FVG. A parte alcune relazioni casuali ed episodiche, è nell'anno 2001 che il FVG inizia le relazioni istituzionali in Montenegro, sottoscrivendo, come socio fondatore, l'atto di adesione alla agenzia della democrazia locale di Niksic ( di cui nel 2007 diverrà leed partner ). Le finalità di questa iniziativa sono, sostanzialmente, lo sviluppo e il rafforzamento delle istituzioni locali, la promozione del dialogo interculturale e del rispetto dei diritti umani, la crescita della società civile. Nei primi anni di attività, è da ricordare un progetto per lo studio e il miglioramento della condizione dell'handicap condotto, nel 2003, dall'allora presidente della commissione disabili regionale Vladimir Kosic, oggi assessore.
Càttaro (in montenegrino e croato: Kotor) è una città della repubblica del Montenegro, situata sulla costa adriatica, capoluogo dell'omonimo comune e sede vescovile.L'antica città marittima di Cattaro, circondata da un'imponente cinta muraria, è ancora ben conservata ed è inclusa nella lista dei Patrimoni dell'umanità protetti dall'Unesco. Tra il 1420 e il 1797 Cattaro e la regione circostante appartennero alla Repubblica di Venezia e l'influenza veneta è ancor oggi visibile nell'architettura della città. La città si specchia nelle bocche di Cattaro (Boka Kotorska), un'articolata serie di profondi bacini perfettamente riparati dal mare aperto, che costituiscono il più grande porto naturale del mar Adriatico e ricordano vagamente, per la loro forma frastagliata, i fiordi norvegesi. Le bocche di Cattaro costituiscono uno dei più incantevoli paesaggi del Mar Mediterraneo e, assieme a Cattaro stessa, garantiscono alla regione un afflusso turistico in costante aumento.
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